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venerdì 25 novembre 2016

Paranormal Activity




(Sospiro)
Più di una figuraccia.
Più di un'agonia.
Più di un disastro.
Più di una pandemia.
Più di un'apocalisse.
Sono trascorse cinque partite di Europa League e in tutto avremmo visto 30-40 minuti fatti bene in mezzo a cose che non si dovrebbero vedere nemmeno in un campionato CSI.
A partire dal primo gol preso a San Siro da Miguel Vitor, proseguendo con il Mannequin challenge di Praga, passando per il tragicomico intervento di Nagatomo a Southampton per poi finire con il secondo tempo israeliano della coppia Miranda-Murillo provocante il sinistro pensiero che perfino la coppia centrale Bia-Festa di ritorno dalla rabbuiata Inter di metà anni '90 se la sarebbe cavata meglio.

Riuscendo a regalare 6 punti su 6 (impresa mai riuscita prima nelle competizioni europee a girone) al pur volenteroso, ma pittoresco Hapoel Beer Sheva.
Riuscendo a far segnare un gol anche al macchiettistico Lucio Maranhao, 8 club cambiati in 4 anni tra cui sei di Serie B brasiliana e uno nella sperduta Thailandia del cui campionato ignoravamo persino l'esistenza. Lucio Maranhao, che se lo ripetete tre volte di seguito vi sembrerà il nome di una maschera di carnevale e che invece ha ridicolizzato gente come Miranda e Murillo facendo una sola cosa: impegnandosi.
Miranda e Murillo, i titolari della difesa dell'Inter che è la sesta peggiore dell'intera Europa League, una competizione popolata da squadre come Zorya Luhansk, Qarabag, Astra Giurgiu: mi fermo per decenza, perché chiunque di voi abbia visto almeno un matchday di questa competizione può rendersi conto del livello medio di questo torneo in questa fase.

Qua c'è del paranormale.
Qua ci vogliono i fratelli Winchester direttamente dalla serie Tv Supernatural per aiutarci a capire quali dannati demoni o spiriti stanno attanagliando questa squadra, pur non sapendo se è il caso di chiamarla così o no.
Non c'è alcuna logica nel giocare 55 minuti col braccio fuori dal finestrino, ridicolizzando a tratti il modesto avversario con giocate a tratti sopraffine, per poi giocarne 35 senza più vedere un pallone nemmeno per sbaglio.
Non provate a dirmi che dipende solo da un crollo fisico: non esiste regalare tre gol in mezz'ora a quella squadra perchè sei crollato fisicamente.
Non esiste solo il crollo fisico se Murillo a difendere fa la stessa figura che io farei in un saggio di danza classica, con la sola differenza che Murillo il calciatore lo fa di professione.
Gli israeliani non segnavano in Europa dal 15 settembre, guarda caso proprio contro l'Inter, e non sono stati capaci di segnare nelle altre tre partite del girone: a noi ne hanno fatti cinque. Cinque!
Non veniamo a raccontarcela: l'Inter è sicuramente calata fisicamente, un copione a cui siamo abituati, ma non ha fatto nulla di nulla di nulla di nulla per togliersi le infradito dai piedi e il mojito dalle mani, in un sorta di gita premio in Israele interpretata dal 45' in poi come si interpreta una gita in seconda superiore.
C'è del paranormale in chi non solo ha permesso che tutto ciò succedesse una volta, ma ha anche permesso che questo indisponente ed irritante atteggiamento si reiterasse nel tempo regalandoci una saga europea che Malmo, Lugano ed Helsingborg sembrano a confronto dei semplici e sfortunati incidenti di percorso.

(Sospiro)
Non riesco bene a capire se non avessero fiato, non avessero voglia o non avessero interesse, potrei anche capire un discorso di priorità in cui l'Europa League diventa un possibile futuro fastidio quando c'è da recuperare in campionato. Davvero, lo trovo indegno ed irrispettoso, ma lo potrei comprendere.
Però non capisco per quale motivo andare in Israele a giocare mezza partita sul velluto, tra orpelli, tricks e la totale libertà di fare cose belle ed efficaci se poi ti devi ripresentare in campo così.
Mettiamo per assurdo, o nemmeno tanto assurdo: vuoi proprio farti eliminare? Il 2-2 sarebbe bastato per raggiungere lo scopo. Quindi mi si deve spiegare perchè al 93' qualcuno dei nostri si è fatto la passeggiatina stile ultimi minuti del calcetto tra amici mostrando la strada della vittoria agli avversari.

La grande paura che mi attanaglia da tifoso è il rapporto con la sconfitta di questi giocatori: ci flirtano, ci fanno pensieri perversi, ci si eccitano forse?
Non posso pensarla diversamente, nel momento in cui l'Inter sceglie deliberatamente di perdere la partita in coincidenza con il gol dell'1-2 dal già citato Maranhao. Rivedete il secondo tempo, se avete lo stomaco forte, e vi accorgerete che l'Inter la partita la perde proprio in quel momento.

E' forse questa coppa, questa competizione a stare prepotentemente sui coglioni a questi giocatori? Spiegazioni che non so darvi io e su cui chiedo il vostro conforto e confronto.

In questo quadro degno di una pellicola di Wes Craven, una certezza ce l'abbiamo: l'allenatore, chiunque sia, non è un attore protagonista di questo perverso horror.
Fa solo da Sparring Partner andando dopo la partita a cercare di spiegare perché lui era l'unico ad avere trance agonistica nel secondo tempo, a cercare di spiegare il paranormale che spariglia totalmente un piano partita che era valido ed efficace, come dimostra la prima parte di match, a cercare di spiegare perché giocatori abissalmente superiori agli avversari sul piano tecnico diventano improvvisamente figuranti a cui il pallone nemmeno sembra piacere.


La sola speranza è che senza il peso della competizione europea si ritrovi almeno il piacere di giocare e giocarsela in campionato e la si smetta di trattare la vergogna come un'amica di lunga data da ospitare in casa spesso e in maniera prolungata.
Vediamo se adesso può iniziare un'altra stagione, con una sola competizione di cui occuparsi e una rincorsa a coprire il gap di una stagione già compromessa.
Poi magari succede che arrivi di nuovo in Europa League e il loop ricomincia esattamente come prima e allora sarà il caso che qualcuno ci dica chiaramente dove vogliamo andare domani, invece di dirci che tra tot anni vogliamo essere tra i top del top del top del top senza ben spiegare come faremo ad arrivarci se non reggiamo l'impatto delle corazzate Sparta Praga e Hapoel Beer Sheva.
Intanto c'è un ranking Uefa che abbiamo già finito di aggiornare e che ci vedrà certamente sotto il 50°posto se non peggio a fine anno. Significa che se anche vuoi inseguire il miraggio terzo posto, poi è sicuro che te la dovrai vedere con inglesi o spagnole o tedesche: se perdi si va di nuovo in Europa League e il loop ricomincia.

(Sospiro)
Aiutateci ad aiutarvi, giocatori dell'Inter.
Aiutateci a darvi delle attenuanti, aiutateci a non dover credere che boicottate la maglia o che la indossate come si indossa una t-shirt da 5 euro.
Aiutateci a spiegarvi, visto che non ci arrivate, perché non si devono perdere partite come quella di ieri sera.
Aiutateci a farvi recepire che si può perdere, ma non si deve perdere così.

Aiutateci a rimanere innamorati di questi colori, perché è diventata una cosa sempre più difficile da reggere.

Aiutateci.
Altrimenti non aspettatevi che a un certo punto noi aiuteremo voi.

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