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venerdì 21 agosto 2015

Serie A, si entra solo in lista: tutto quello che c'è da sapere




Stop all'ingresso libero, in Serie A da domani si entra solo in lista.
Questa rivoluzione introdotta da Tavecchio già all'alba della sua elezione è per molti tifosi una possibile mannaia che gravita sulle squadre che si devono adeguare a partire dalla stagione che inizia domani, ma in verità non è così rigida come la si è voluta far passare.
Completo la premessa esprimendo un doveroso concetto: non v'è nulla di nuovo in quanto introdotto in Italia, altro non si tratta che di una normativa già ampiamente collaudata e su cui l'Italia è arrivata solo dopo la seconda magra figura consecutiva rimediata ad un Campionato del Mondo.
Non sono infatti d'accordo con chi dice che la norma è "ispirata dalla Uefa", sono sicuramente più del partito di chi dice che la norma è un comodo copia/incolla di quanto già fatto in Premier League a partire dalla stagione 2010/11, visto che le regole d'ingaggio sono assolutamente identiche a quelle introdotte oltremanica un lustro fa.
Vediamole insieme, come presentate dalla FIGC e come sono poi esplicabili in termini più semplici ed esemplificativi:

1. "Le società di Serie A, fatto salvo quanto previsto al comma 2, potranno utilizzare nelle gare di campionato i 25 calciatori indicati nell’elenco di cui ai commi 3, 4, 5 e 6. Tra i 25 calciatori, almeno 4 devono essere “calciatori formati nel club” e almeno 4 “calciatori formati in Italia”. Per “calciatori formati nel club” si intendono i calciatori che, tra i 15 anni (o l’inizio della stagione nella quale hanno compiuto 15 anni) e i 21 anni (o la fine della stagione nella quale hanno compiuto 21 anni) di età, indipendentemente dalla loro nazionalità o età, siano stati tesserati a titolo definitivo per il club nel quale militano per un periodo, anche non continuativo di 36 mesi, o per tre intere stagioni sportive, intendendosi per stagione sportiva il periodo che intercorre tra la prima e l’ultima giornata di campionato. Per “calciatori formati in Italia” si intendono i calciatori che, tra i 15 anni (o l’inizio della stagione nella quale hanno compiuto 15 anni) e i 21 anni (o la fine della stagione nella quale hanno compiuto 21 anni) di età, e indipendentemente dalla loro nazionalità o età, siano stati tesserati a titolo definitivo per uno o più club italiani per un periodo, anche non continuativo di 36 mesi, o per tre intere stagioni sportive, intendendosi per stagione sportiva il periodo che intercorre tra la prima e l’ultima giornata di campionato."

Iniziamo subito col dire che parte di questo comma è stato corretto dalla seguente norma transitoria:
"Le società di Serie A che non disponessero del numero minimo di 4 “calciatori formati nel club”, potranno nella stagione sportiva 2015/2016 inserire nella lista dei 25 fino ad 8 “calciatori formati in Italia”.Sta a significare semplicemente che, per non complicare troppo la vita ai club, per quest'anno la norma si ammorbidisce e consente di tesserare in rosa non necessariamente giocatori del proprio vivaio ma all'occorrenza sostituirli con giocatori di qualsiasi vivaio nazionale. Dalla prossima stagione, salvo nuovi provvedimenti transitori, tutto il comma riportato sopra avrà piena validità.
Come evidenziato, questa normativa non presenta vincoli di nazionalità se incontra le condizioni elencate: smontiamo subito pertanto il mito che basti essere italiani per rientrare in tale parametro.
Giocatori come Icardi o Nainggolan, decisamente non italiani, rientrano nelle condizioni di formazione in Italia e pertanto possono essere tranquillamente eleggibili mentre giocatori come Sala e Paletta hanno trascorso all'estero il periodo della loro adolescenza calcistica e dunque non possono rientrare in questi parametri pur essendo italiani o pur giocando nella nazionale italiana.
Occhio inoltre alla questione dell'età: è specificato i giocatori devono esser stati tesserati a titolo definitivo (anche se poi vengono prestati altrove) per 3 intere stagioni sportive dalla stagione coincidente con il compimento dei 15 anni alla stagione coincidente con il compimento dei 21 anni.
Questo può dar luogo a qualche fraintendimento, visto che le stagioni non sono solari come gli anni.
L'esempio più lampante che trovo è quello di Stevan Jovetic, giocatore eleggibile per il parametro del vivaio nazionale: le stagioni utili al parametro sono quelle 08/09, 09/10, 10/11 in cui ha militato nella Fiorentina e che corrispondono al compimento del 19°, 20° e 21°anno di età. Questo è possibile solo perchè Jovetic è nato a Novembre nel 1989; qualora fosse nato per esempio a Marzo dello stesso anno, il parametro sarebbe saltato visto che il compimento del 19° anno di età non sarebbe avvenuto nella stessa stagione, bensì nella stagione 07/08, in cui era ancora a Belgrado.
Infine va considerato che la normativa del vivaio nazionale è cumulativa, giacché é applicabile anche qualora non sia solo uno il club italiano ad aver tesserato il giocatore nel periodo interessato.


2. Sarà consentito alle società di Serie A l’utilizzo aggiuntivo, rispetto a quelli dell’elenco dei 25 calciatori di cui ai successivi commi, di calciatori, tesserati sia a titolo definitivo sia temporaneo, che alla data del 31 dicembre della stagione sportiva precedente non abbiano già compiuto il 21° anno di età (“calciatori under 21”). 

Tutto molto semplice: per questa stagione i nati dal 1° Gennaio 1994 in poi non rientrano in alcun vincolo di lista, pertanto sono schierabili in qualsiasi momento senza dover rendere conto a nessuno e senza che il club che li schieri debba fare calcoli.
Questo rappresenta un escamotage importante per i club che dovessero avere una riduzione della lista data dal fatto di non raggiungere i famigerati otto elementi del vivaio nazionale, poichè ogni posto in lista che viene ridotto dalla mancanza di un giocatore del vivaio può essere nei fatti colmato da un giocatore Under 21.
Sempre prendendo l'Inter come esempio, i giocatori che rientrano in questa categoria possono essere Gnoukouri, Dimarco e Manaj: se il club nerazzurro dovesse presentare ad esempio una lista con 5 giocatori del vivaio nazionale, pari a 22 posti massimi, il loro utilizzo libero ed incondizionato andrebbe a colmare nei fatti i posti mancanti in lista.

3. Le società di Serie A, entro le ore 12:00 del giorno precedente la prima gara di campionato, sono tenute ad inviare via PEC alla Lega l’elenco dei 25 calciatori, da individuarsi tra quelli per esse tesserati o tra quelli per i quali, completata la procedura di richiesta del transfer, lo stesso non sia stato ancora rilasciato, indicando quali siano i quattro “calciatori formati nel club” e quali siano i quattro “calciatori formati in Italia”. I calciatori per i quali non sia stato ancora rilasciato il transfer possono essere inseriti nell’elenco ma non possono essere utilizzati prima della concessione del visto di esecutività.

Per chi si stesse chiedendo qual è l'esatta deadline della lista per la stagione incombente, questo comma la chiarisce: le ore 12.00 della giornata di oggi se il club gioca domani (ad esempio la Roma) o le ore 12.00 di domani se il club gioca domenica.
Se un giocatore è tesserato ma ancora in attesa del transfer può essere inserito in lista, ma non può scendere in campo senza l'arrivo di questo transfer.

4. L’elenco dei 25 calciatori di cui al precedente comma, può essere variato fino alle ore 24:00 del giorno successivo alla chiusura del primo periodo di campagna trasferimenti. L’elenco dei suddetti 25 calciatori, scaduto il predetto termine e, fatto salvo quanto previsto dai successivi commi 5 e 6, può essere nuovamente variato dall’inizio del secondo periodo di campagna trasferimenti fino alle ore 24:00 del giorno successivo alla chiusura di detto periodo. Ogni variazione perché abbia effetto, ai fini della utilizzabilità del calciatore, deve pervenire alla lega a mezzo PEC entro le ore 12:00 del giorno precedente la gara di campionato.

Questo comma ci suggerisce che la lista per la prima giornata di campionato è totalmente provvisoria, dato che nei fatti la lista diventa variabile anche nella sua totalità entro la mezzanotte tra l'1 e il 2 Settembre (il giorno successivo alla chiusura del mercato).
La stessa cosa avverrà poi a seguito della chiusura mercato invernale, con le stesse regole.

5. L’elenco di cui al comma 3, se incompleto, può essere integrato fino al numero massimo di 25 consentito, esclusivamente con calciatori tesserabili in periodi diversi dai due ordinari periodi di campagna trasferimento, nei limiti, nei termini e secondo le modalità previste dal Comunicato Ufficiale annuale diramato in materia dalla F.I.G.C..

In parole semplici, qualora l'elenco fosse incompleto per qualsiasi ragione il club è libero di integrarlo in qualsiasi momento con giocatori acquisiti fuori dalla campagna trasferimenti: l'eventuale acquisizione di uno svincolato a Settembre rientra perfettamente in questa casistica.

6. Le società di Serie A, in qualsiasi momento della stagione sportiva, possono procedere alle variazioni di seguito indicate dell’elenco dei 25 calciatori: a) sostituzione di un portiere con un altro portiere; b) sostituzione di un calciatore proveniente dall’estero per il quale non si sia completata positivamente la procedura di rilascio del transfer; c) sostituzione di un calciatore al quale sia stato revocato il tesseramento; d) sostituzione di un calciatore con cui sia intervenuta risoluzione consensuale di contratto; e) sostituzione, per una sola volta nella stagione, fino ad un massimo di due calciatori (diversi dal portiere) con altri due calciatori. Nel caso di sostituzione di un calciatore di cui alla presente lettera e), quest’ultimo potrà essere reinserito al posto del suo sostituto nell’elenco dei “calciatori over 21” solo nel periodo di campagna trasferimenti successivo alla data della sostituzione.
7. Le variazioni dell’elenco, intervenute fuori dai periodi di campagna trasferimenti, acquisiscono efficacia, purché siano trasmesse via PEC alla Lega entro le ore 12:00 del giorno precedente la gara, ad eccezione della sostituzione del portiere che potrà essere comunicata via PEC alla Lega prima dell’inizio della gara, con contestuale consegna di copia della comunicazione al Delegato di gara della Lega.  


Liberamente nel corso della stagione un club può pertanto sostituire un portiere se per esempio si infortunasse gravemente, un calciatore inserito in elenco ma per il quale il transfer non arriva (il mercato è stato fitto di questi casi), un calciatore a cui viene revocato il tesseramento (ad esempio per squalifica disciplinare), un calciatore che risolve consensualmente il suo contratto con il club (ad esempio M'vila con l'Inter lo scorso anno).
Per una sola volta è possibile sostituire due giocatori di movimento con altri due ed eventualmente reintegrare i due sostituiti nella successiva lista da presentare al termine della sessione di mercato: questa casistica può essere utile da sfruttare in caso di lungo infortunio occorso nella prima metà della stagione a un calciatore, che può poi essere reintegrato nella lista da consegnare al termine della sessione di mercato invernale.

8. E’ fatto divieto ai calciatori non inseriti nell’elenco dei 25 calciatori di partecipare a gare di campionato nel periodo di validità dell’elenco stesso. Tale divieto non sussiste per i calciatori di cui al comma 2.
9. Le società rispondono disciplinarmente per la violazione delle disposizioni di cui ai commi che precedono. L’utilizzo in una gara di campionato di un calciatore non inserito nell’elenco dei 25 calciatori o inserito nel suddetto elenco in violazione delle disposizioni precedenti, comporta, per la società responsabile, la sanzione della perdita della gara ai sensi dell’art. 17, comma 5, lett. a) del Codice di Giustizia Sportiva, non avendo tale calciatore titolo alla partecipazione alla gara. Non si incorre nella violazione in caso di utilizzo dei calciatori di cui la comma 2
.

In buona sostanza, il club distratto che dovesse schierare un calciatore che non fa parte della famigerata lista va sicuramente ad incorrere in una sconfitta a tavolino, secondo il comma riportato sopra.
Viene invece specificato ancora una volta che qualsiasi Under 21 può essere schierato liberamente anche se il suo nome non compare in alcuna lista: tale utilizzo non sarà mai considerato come una violazione al regolamento.


In conclusione, è un provvedimento utile? Sicuramente, anche se volendo essere puntigliosi ci si poteva pensare molto prima, considerato che mentre queste restrizioni venivano approvate altrove da noi si chiudevano le frontiere senza valorizzare i vivai, pratica che ha favorito la corsa al giocatore possibilmente comunitario ed ha paradossalmente penalizzato ancor di più i giocatori autoctoni.
Anche queste regole, tuttavia, non vanno a favorire in termini i giocatori eleggibili per la nazionale italiana, vista l'assenza di vincoli di nazionalità in questo senso.
Diventa inoltre tutto meno applicabile nel momento in cui non esiste il concetto di Squadra B, importante punto di appoggio per le inglesi nel momento in cui è partita la normativa: senza questa possibile valvola di sfogo, infatti, abbiamo passato tutta l'estate a sentir parlare di esuberi e possibili fuori lista con il probabile risultato di una corsa al prestito o addirittura alla cessione obbligata last-minute che potrebbe penalizzare sia i giocatori, che potrebbero finire in destinazioni poco inclini a fargli svoltare la carriera, sia i club che potrebbero svendere alcuni calciatori per la fretta e la costrizione di doverlo fare.
Infine la mancanza di una regolamentazione esaustiva in questo senso potrebbe portare i club a presentare liste monche di giocatori da vivaio nazionale che verrebbero poi sostituiti da Under 21 provenienti magari da altri paesi, dal momento che non è affatto un mistero il fatto che i vivai siano infarciti di ragazzini stranieri su cui non pendono diritti di formazione da pagare salati al momento di monetizzare.
Ultimo ma non meno importante: tutte queste restrizioni valgono per il solo campionato e non per la Coppa Italia.
Ad oggi, 21 Agosto 2015, le aspettative possono essere diverse: potremmo rispolverare il caro vecchio mito del giocatore in tribuna per un anno o quasi, se il club non fosse riuscito a venderlo; potremmo assistere a vicendevoli scambi di prestiti tra club amici che sistemano i loro problemi a scapito dei calciatori che hanno in esubero; potremmo dare alibi ad allenatori che non credono in questo o quel calciatore e lo sbattono fuori dalla lista.

Comunque sia, the show must go on: e allora, come diceva Maurizio Mosca, buon campionato a tutti.
L'importante è che vi ricordiate di entrare in lista per non rischiare di essere rimbalzati.

venerdì 14 agosto 2015

Melo, Gnoukouri e gli strani tormenti di Mancini


Dall'originale articolo scritto per PassioneInter.com

Felipe Melo ha rinnovato col Galatasaray: questa notizia rimbalza oggi sulle pagine dei principali giornali nazionali adducendo il malumore e l'arrabbiatura che tale evento avrebbe lasciato in Roberto Mancini, per cui secondo alcuni Felipe Melo sarebbe stato il desiderio principale. Le notizie raccolte dalla redazione di Passioneinter.com negli ambienti vicini alle dinamiche di mercato nerazzurre raccontano però una realtà ben diversa, che vi proponiamo in nome della chiarezza e della verità sull'operato degli uomini mercato d'intesa con l'allenatore.

Si parte da un presupposto molto simile a una conditio sine qua non: Felipe Melo rappresentava un affare conveniente solo a zero euro fin dai mesi precedenti all'inizio della sessione di mercato, quando il nome del brasiliano ha iniziato a rimbalzare sulle cronache interiste in nome del rapporto con Mancini già sviluppato al Galatasaray. La questione è stata posta in maniera chiara fin dall'inizio: a Melo fu chiesta subito la possibilità di svincolarsi dai turchi per accoglierlo a parametro zero in qualsiasi momento dell'estate, purché tale condizione fosse soddisfatta. Non è tutto: dal momento che l'Inter ha oggi in rosa 7 centrocampisti (Taider escluso, giacché é certa la sua uscita) di cui due mediani e ce li ha fin dal giorno dopo l'acquisto di Geoffrey Kondogbia, sarebbe stata necessaria la cessione di uno degli attuali uomini in mediana per consentire a Melo l'ingresso in rosa.

Melo è diventato l'oggetto del desiderio a livello mediatico in relazione al fatto che ad inizio mercato si cercava un centrocampista di provata esperienza e che le strategie erano ben diverse da quelle poi maturate in corso d'opera: ad esempio l'idea iniziale era di sacrificare Kovacic, una possibilità poi riveduta nel momento in cui Mancini ha ritenuto possibile la convivenza con Kondogbia. Durante l'estate è però emersa una variabile importante e imprevista dai più: Gnoukouri ha svolto una pre-season magistrale dimostrando di potersi giocare le proprie chances in rosa, dopo aver ricevuto la promozione in prima squadra dalla primavera. Se all'inizio sembrava certo dare al giovane ivoriano un prestito altrove per potersi esprimere con continuità, tale certezza è decaduta di giorno in giorno grazie alla bella figura che il centrocampista ha fatto in un precampionato avaro di soddisfazioni e proprio pochi giorni fa Mancini ha preso la sua decisione: Gnoukouri verrà mantenuto nella rosa dell'Inter almeno per la prima parte di stagione.


Stante quanto sopra, l'altro indiziato ad uscire per far posto al brasiliano poteva essere Gary Medel. L'Inter ha valutato qualche offerta dall'Inghilterra e dalla Turchia per il pitbull cileno, ma Mancini non se ne è voluto privare a cuor leggero dichiarando anche che non sarebbe stato in vendita. Nel frattempo Felipe Melo non è mai stato vicino alla rescissione consensuale con il suo club, che ha sempre chiesto all'Inter un investimento da almeno 3 milioni su cui la Società nerazzurra non ci ha mai voluto sentire.


Ai nostri lettori poniamo dunque qualche domanda: come può essere Mancini stizzito ed indispettito per il mancato acquisto di Melo nel momento in cui ha voluto fortemente confermare Gnoukouri, che svolge lo stesso ruolo? E ancora: come si può definire obiettivo principale di mercato un giocatore su cui non si sono voluti impiegare 3 milioni di Euro, in una sessione in cui l'Inter per un giocatore desiderato davvero ne ha spesi 30?


In un mercato fatto in totale intesa con l'allenatore (a differenza di altri anni), non ce lo vediamo proprio il suddetto allenatore avallare una decisione per poi telefonare a sé stesso ed esprimere il suo malumore. Fino al prossimo "caso Inter" ovviamente....

mercoledì 12 agosto 2015

La Champions e il ranking: tutte le possibili fasce del sorteggio



Non sarà una Champions League come tutte le altre.
Non è la solita frase retorica ma una solida realtà basata sulle tante novità che questa edizione porta con sè e che ci accompagneranno per un triennio, la stessa tempistica dell'ormai famoso contratto televisivo che permetterà a Mediaset di trasmettere la competizione stellata.
Piuttosto di addentrarci in teoremi e regolamenti, mi preme far sapere come i vari club si possono presentare ai nastri di partenza, visto che le regole sono cambiate: almeno fino al 2018, infatti, le teste di serie non sono comandate dal ranking ma corrispondono ai club campioni nazionali dei primi 8 paesi del ranking Uefa (7 nel caso in cui la detentrice trofeo non corrisponda alla prima classificata di uno di questi paesi).
In parole povere ma concrete:
con il vecchio metodo le teste di serie sarebbero state Barcellona, Real Madrid, Chelsea, Bayern, Atletico Madrid, Benfica, Porto ed Arsenal.
Con il nuovo metodo le teste di serie sono invece Barcellona, Chelsea, Bayern, Juventus, Benfica, PSG, Psv e Zenit.
Le altre fasce riprendono invece il solito funzionamento del ranking ed è qui che si aprono scenari di difficile prevedibilità perché partendo con questo metodo dalla seconda fascia il rischio di trovarsi uno o più gironi quasi completamente costituito da big match è molto concreto.
Prima di andare ad elencare le possibilità squadra per squadra è utile sapere che ci sono 5 posti assegnati e 3 vacanti in seconda fascia, 2 assegnati e 6 vacanti in terza fascia, 1 assegnato e 7 vacanti in quarta fascia.
Il completamento dipende soprattutto dall'esito dei 10 playoff che incideranno anche sulle squadre già qualificate e in attesa di definizione della loro fascia di appartenenza.
Vediamo caso per caso, partendo dalle italiane, quali sono le certezze e le possibilità in vista del sorteggio di fine mese (tra parentesi l'attuale punteggio ranking)

JUVENTUS (95.102) - Sicuramente testa di serie quale campione nazionale.
ROMA (43.602) - In terza fascia se almeno una tra Man United, Shakhtar, Valencia e Basilea sarà eliminata al playoff.  In quarta fascia in tutti gli altri casi.
LAZIO (49.102) - Sicuramente in terza fascia in caso di accesso alla fase a gironi

Ecco la situazione degli altri club europei per quanto riguarda le già qualificate:

REAL MADRID (171.999) - Sicuramente in seconda fascia
BARCELLONA (164.999) - Sicuramente testa di serie quale campione nazionale/detentrice trofeo
BAYERN MONACO (154.883) - Sicuramente testa di serie quale campione nazionale
CHELSEA (142.078) - Sicuramente testa di serie quale campione nazionale
ATLETICO MADRID (120.999) - Sicuramente in seconda fascia
BENFICA (118.276) - Sicuramente testa di serie quale campione nazionale
PORTO (111.276) - Sicuramente in seconda fascia
ARSENAL (110.078) - Sicuramente in seconda fascia
PSG (100.483) - Sicuramente testa di serie quale campione nazionale
ZENIT (90.099) - Sicuramente testa di serie quale campione nazionale
MANCHESTER CITY (87.078) - Sicuramente in seconda fascia
SIVIGLIA (80.499) - In seconda fascia se almeno tre squadre tra Manchester United, Valencia, Leverkusen, Basilea e Shakhtar saranno eliminate al playoff. In terza fascia in tutti gli altri casi
LIONE (72.983) - In seconda fascia se almeno quattro squadre tra Manchester United, Valencia, Leverkusen, Basilea e Shakhtar saranno eliminate al playoff. In terza fascia in tutti gli altri casi
DINAMO KIEV (65.033) - In seconda fascia se  Manchester United, Valencia, Leverkusen, Basilea e Shakhtar saranno tutte eliminate al playoff. In terza fascia in tutti gli altri casi
OLYMPIACOS (62.380) - Sicuramente in terza fascia
PSV EINDHOVEN (58.195) - Sicuramente testa di serie quale campione nazionale
GALATASARAY (50.020) - Sicuramente in terza fascia
BORUSSIA MOENCHENGLADBACH (33.883) - In terza fascia se almeno cinque club tra Valencia, Shakhtar, Basilea, Celtic, Apoel e Bate Borisov saranno eliminati al playoff. In quarta fascia in tutti gli altri casi.
WOLFSBURG (31.883) - In terza fascia se Valencia, Shakhtar, Basilea, Celtic, Apoel e Bate Borisov saranno tutte eliminate al playoff. In quarta fascia in tutti gli altri casi.

GENT (13.440) - Sicuramente in quarta fascia


Ecco invece la situazione di chi è impegnato nei playoff, con la situazione club presentata per coppia di partite già sorteggiate (ad eccezione della Lazio già vista sopra) ed ovviamente soggetta alla condizione di passaggio turno:

BAYER LEVERKUSEN (87.883) - Sicuramente in seconda fascia

MANCHESTER UNITED (103.078) - Sicuramente in seconda fascia
BRUGES (41.440) - In terza fascia se almeno una tra Shakhtar, Valencia e Basilea sarà eliminata al playoff.  In quarta fascia in tutti gli altri casi.

VALENCIA (99.999) - Sicuramente in seconda fascia
MONACO (31.483) - Sicuramente in quarta fascia

SPORTING (56.276) - Sicuramente in terza fascia
CSKA MOSCA (55.599) - Sicuramente in terza fascia

SHAKHTAR (86.033) - In seconda fascia se almeno una tra Man Utd, Valencia e Leverkusen sarà eliminata al playoff. In  terza fascia in tutti gli altri casi.
RAPID VIENNA (15.635) - Sicuramente in quarta fascia.

BASILEA (84.875) - In seconda fascia se almeno due tra Man Utd, Valencia, Shakhtar e Leverkusen saranno eliminate al playoff. In  terza fascia in tutti gli altri casi.
MACCABI TEL AVIV (18.200) - Sicuramente in quarta fascia

CELTIC (39.080) - In terza fascia se almeno due tra Valencia, Shakhtar e Basilea saranno eliminate al playoff. In quarta fascia in tutti gli altri casi.
MALMO (12.545) - Sicuramente in quarta fascia

APOEL (35.460) - In terza fascia se almeno tre tra Celtic, Valencia, Shakhtar e Basilea saranno eliminate al playoff. In quarta fascia in tutti gli altri casi.
ASTANA (3.825) - Sicuramente in quarta fascia.

BATE BORISOV (35.150) - In terza fascia se almeno quattro tra Celtic, Apoel, Valencia, Shakhtar e Basilea saranno eliminate al playoff. In quarta fascia in tutti gli altri casi.
PARTIZAN (14.775) - Sicuramente in quarta fascia

DINAMO ZAGABRIA (24.700) - Sicuramente in quarta fascia
SKENDERBEU KORCE (5.575) - Sicuramente in quarta fascia


Con una seconda fascia possibilmente costellata da Top Club e una terza fascia gremita di mine vaganti (il Siviglia su tutte, qualora non riuscisse l'approdo in seconda fascia) sarà davvero una Champions League diversa da tutte le altre.
Ricordando che non possono incontrarsi squadre della stessa nazione e nemmeno squadre provenienti da Russia e Ucraina, la Juventus ad esempio potrebbe avere un girone molto complicato con Manchester Utd, Siviglia e Wolfsburg come potrebbe averne uno molto più abbordabile con Porto, Olympiacos e Gent.
Non resta che aspettare gli esiti dei playoff di settimana prossima: tenete questo post sott'occhio e fate le possibili combinazioni.
Alla fine però ricordatelo: per arrivare da qualche parte, l'unico modo possibile è battere chiunque.